FRELP

Full Recovery End Life Photovoltaic

Progetti correlati

SASIL

MEIGLASS
Progetto Meiglass
Il progetto MEIGLASS ha sviluppato una tecnologia che consente di riutilizzare lo scarto di rottame di vetro da raccolta differenziata proveniente dal trattamento primario, e che in precedenza era destinato a discarica.
La Sasil è riuscita in tal modo a trattare fino a 200.000 ton/anno di tale scarto con un evidente vantaggio ambientale diretto e con un secondario contributo ambientale, in quanto l’utilizzo in vetreria del 70% di tale rottame ha consentito, per effetto della riduzione del consumo specifico di energia per la fusione del vetro e grazie alla minore perdita al fuoco (CO2) della miscela infornata, una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera pari a circa 54.000 ton/anno.
Inoltre l’utilizzo di circa 190.000 tonnellate di vetro trattato, in sostituzione di altrettante tonnellate di materia prima nelle industrie vetrarie, ceramiche e dei laterizi, ha permesso una parallela diminuzione dell’utilizzo di materia prima con la relativa riduzione dell’impatto estrattivo.

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NOVEDI
Progetto Novedi
Il progetto NOVEDI, NO VEtro in DIscarica, attraverso un’originale tecnologia di trattamento dei vetri speciali, cioè dei rifiuti di vetro non oggetto della raccolta differenziata ma destinati alla discarica, ha consentito il riutilizzo di tali vetri in schiuma di vetro, una ghiaia porosa di densità apparente di 0,2 kg/litro, dalle notevoli caratteristiche di isolamento termico utilizzabile nel settore edilizio. L’utilizzo di tale schiuma di vetro quale inerte nella composizione di calcestruzzi strutturali leggeri (densità 1.800 kg/m3) e di calcestruzzi super leggeri isolanti (densità 1.000 kg/m3) è stato dimostrato nella realizzazione di un edificio dimostrativo con consumo energetico previsto in 15 kWh/m2/anno.
Per la costruzione dell’edificio sono stati impegnati ca. 80.000 chili di vetro riciclato, composto per 85 % da scarti di vetro sodico calcico, per 5 % da scarti di vetro monitor (front), per 5 % da scarti di fibre di vetro e per 5 % da un misto di vetro da lampade e vetro artistico. Tale edificio rappresenta l’emblema del progetto evidenziando il recupero dei vetri altrimenti destinati a discarica e la sostituzione di materie prime estratte da cave.
Inoltre lo studio LCA (life cycle assessment – valutazione a fine vita) su questo edificio ha portato al risultato della completa riciclabilità dei materiali utilizzati a base di schiuma di vetro.
Il progetto ha nel contempo svolto una efficacia azione di sensibilizzazione della cittadinanza e dei principali attori del settore edile sui temi dell’edilizia eco-compatibile al fine di stimolare l’utilizzo di questo tipo di prodotti con il duplice obiettivo di consumo di rifiuti riciclati e di efficienza energetica.

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VALIRE
logo ValireIl progetto VALIRE è stato sviluppato con lo scopo di valorizzare le scorie prodotte dai termovalorizzatori di rifiuti solidi urbani, attualmente destinate in gran parte a discarica, per produrre materiali diversi destinati al mercato edile quali: schiuma di vetro, lana di roccia, filler per calcestruzzo, fondenti per industria ceramica, inerti per industria dei laterizi.

Si è cercato di indirizzare il progetto alle seguenti politiche UE:
– 2006/12/CE: risparmio materie prime vergini conservando risorse naturali;
– 2220/76/CE: riduzione di residui degli inceneritori di RSU;
– COM(2006)545: riduzione consumo energetico con nuovi materiali per isolamento termico.

In particolare, partendo da un approfondito esame chimico-fisico delle ceneri pesanti, è stato sviluppato un processo di trattamento in parte ad umido ed in parte a secco in modo da separare le frazioni fini e grossolane, cristalline e amorfe, per fornire nuove materie prime secondarie destinate alla fabbricazione dei prodotti sopraindicati.
Per le ceneri leggere, dato l’alto contenuto in cloro e sodio, si sono prese in considerazione quelle
pre-trattate con basso contenuto in tali elementi.
Dai contatti con i gestori degli impianti di trattamento di RSU e degli impianti di trattamento primario delle scorie sono emerse alcune sinergie che hanno permesso alla Sasil di occuparsi di tecnologie specifiche di trattamento trovando nuovi potenziali sbocchi commerciali alle scorie pesanti che sono ancora prodotte in esubero rispetto alla ricettività attuale del mercato.

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PV Cycle

Pv MOREDE
Il progetto Photovoltaic Panels Mobile Recycling Device (alias PV Morede) è stato approvato al finanziamento dalla Commissione Europea tramite il bando Eco-innovation edizione 2012.
Rispetto ad altri sistemi di trattamento dei rifiuti industriali, PV-Morede sarà in grado di trattare i moduli fotovoltaici direttamente dove sono installati, negli impianti di trattamento dei rifiuti dedicati e nelle industrie di produzione dei moduli, consentendo un trattamento conveniente e nel rispetto delle normative ambientali.

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CU-PV
Cradle-to-cradle sustainable PV modules
Pubblicazione1CUPV è un progetto di R & S paneuropea nell’ambito del programma FP7 dell’Unione europea. Con l’obiettivo di migliorare il profilo ambientale dei moduli fotovoltaici a base di silicio, i partner del progetto CUPV indagano sulla riduzione di argento e piombo, sull’eco-design e sul trattamento di fine vita di alto valore dei moduli fotovoltaici.
Il progetto mira a far incontrare la ricerca, la produzione e i partner che si occupano dello smaltimento di rifiuti al fine di coprire l’intero ciclo di vita di un modulo fotovoltaico a base di silicio.

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SSV

 PRIMEGLASS
Icopy-ban6nnovative PRImar MEasures for reduction of NOx emissions and Energy consumption by glass furnaces.
Il progetto PRIME GLASS lo scopo di testare e dimostrare tecnologie in grado di migliorare in modo significativo l’impatto ambientale dell’industria del vetro, riducendo le emissioni di NOx, CO2, ossidi di zolfo CO e di polveri, oltre al consumo di energia.
Si sviluppano e testano soluzioni applicabili ed efficaci per:

  • Ilcontenimento di NOx alla fonte, nel processo di combustione
  • Ottimizzazione della combustione in forni per il vetro rigenerativo ed ibrido, attraverso l’ aumentando dello scambio termico

Inoltre, si dimostrerà il vantaggio della termografia ad infrarossi applicata alla fornace di vetro, offrendo un monitoraggio quantitativo della temperatura sia nel vetro fuso che nella struttura della fiamma.

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